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Italia al collasso: tra corruzione, disoccupazione e spiagge vuote
Il sistema lavorativo italiano è completamente al collasso. Milioni di persone perderanno il posto di lavoro, altre attendono di capire cosa ne sarà del loro futuro. Le aziende storiche chiudono, delocalizzano, fuggendo da un sistema marcio, guidato da un cumulo di corrotti pieni di indagini e condanne, incapace di offrire servizi, tutele e stabilità, ma abile solo nell’ipocrisia e nella propaganda per coprire sprechi e affari.
Nessuno osa mettersi contro il sistema per paura di perdere il lavoro, perché sarebbe la fine. Le spiagge sono semivuote, non perché la gente non ami più il mare, ma perché milioni non possono permettersi una continuità di spesa. Molti preferiscono mete estere più economiche e libere, senza vincoli e barriere. La spiaggia dovrebbe essere libera per tutti, ma invece arrivano i tornelli, mentre proprietà statali vengono svendute da politici corrotti a “prenditori” in città spesso segnate da corruzione, negozi vuoti e fallimenti.
La realtà italiana è un disastro, ma i fascisti continuano a dire che va tutto alla grande. È chiaro: il loro interesse non è il bene del Paese, ma il proprio tornaconto.
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