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  Non siete degni dell’Onestà! Uno che restituisce allo Stato 700.000 euro di soldi pubblici viene attaccato e denigrato, definito senza qualità? E quali sarebbero quelli con la qualità? Quel letamaio fascista pieno di indagati e condannati che vogliono fare l’autonomia differenziata? Quelli dei condoni per i criminali e gli evasori, che stanno spostando tutti i soldi dal Sud nelle ricche città del Nord, la palude di corruzione e depravazione che si sta mangiando il Paese con truffe di ogni tipo, appalti truccati, assunzioni di amici e parenti, quelli che si fanno le leggi per non essere processati, che mettono il bavaglio alla stampa, minacciano la libera informazione, denigrano il diritto internazionale, sputano sui più poveri e sugli scioperi dei lavoratori facendo una legge addirittura per obbligare a scrivere i nomi di chi va a protestare? Chi sarebbero quelli con le qualità? Razzisti che odiano il Sud e i più deboli, quelli che in ogni provvedimento attaccano la magistratura,...

 

L’Italia è un gigante stanco che cammina a fatica, ma nessuno lo guida davvero.

Le istituzioni sono paralizzate da interessi, corruzione e menzogne. I politici pensano solo a salvarsi la poltrona, mentre la gente affonda. I problemi reali – lavoro, sanità, scuola, ambiente – restano irrisolti, nascosti dietro promesse vuote e propaganda.

La disuguaglianza cresce ogni giorno di più. Mentre pochi si arricchiscono senza limiti, milioni lottano per arrivare a fine mese, per pagare affitti insostenibili, per curarsi. I giovani scappano all’estero, gli anziani vengono dimenticati, i più fragili ignorati.

La corruzione e la criminalità avanzano indisturbate, infiltrandosi nelle stanze del potere e nelle nostre vite quotidiane. I media raccontano una realtà distorta, fatta di false vittorie e bugie, mentre il paese reale muore silenziosamente.

Il silenzio e l’indifferenza sono diventati armi di chi comanda. Ma non possiamo più restare inermi. Se vogliamo un futuro, dobbiamo svegliarci, denunciare, lottare. Perché un’Italia così, senza giustizia, senza diritti, senza cuore, non è un’Italia viva: è un paese che si sta lasciando morire.

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