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Il Silenzio del Lavoro: L’Italia nella Spirale della Paura
Stanno licenziando a manetta. Il potere fascista non permette investimenti di alcun tipo se non nelle armi e in qualche mega progetto truffa per i propri interessi personali. Tutti sono impauriti, silenziosi, come chi può perdere il posto di lavoro da un momento all’altro. Servi minacciati e schiavi dei padroni nazisti che sfruttano questo periodo buio per ottenere prestazioni a bassi salari e condizioni precarie, ricordando che là fuori ce ne sono migliaia pronti ad accettare queste condizioni.
Non si tratta più solo di salario minimo: non ci sono più progetti, né lavori. Le aziende medio-piccole non hanno appalti, la sanità pubblica e i servizi pubblici non erogano più nulla ai privati perché privi di fondi. È tutto fermo, bloccato in una spirale di truffe, inganni e propaganda di regime che racconta nei media che va tutto alla grande, mentre la realtà è drammatica. Migliaia di aziende chiudono o delocalizzano, milioni di posti di lavoro sono a rischio, e questo rafforza il potere dei padroni che monopolizzano il mercato creando un esercito di schiavi silenti.
Giovani e competenze fuggono all’estero e non torneranno più. La crescita demografica è in forte calo e, continuando così, tra vent’anni non si riusciranno più a pagare pensioni, sanità e servizi. Non ci saranno abbastanza italiani per garantire la sopravvivenza dello Stato e della Repubblica stessa. Tutto questo ha una causa: il popolo italiano, che continua ad affidare la propria vita nelle mani dei delinquenti.
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