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La povertà è un problema solo di sinistra
Ho visto un video di una signora che, quasi disperata, lanciava un messaggio al presidente Trump gridando che la povertà non è un problema né di destra né di sinistra, e che tutti dovrebbero occuparsene. Io invece le dico, cara signora, che si sbaglia: la povertà è esclusivamente un problema di sinistra, perché per la destra il problema della povertà, dei poveri e delle classi sociali disagiate non esiste proprio. Per loro questa gente è solo uno scarto della società, da lasciare al proprio destino.
Se sei povero, un lavoratore, e voti a destra, sappi che per loro sei solo un mezzo per raggiungere uno scopo, proprio come potrebbe esserlo un elettrodomestico. Non hai alcun valore ai loro occhi; anzi, in verità, gli fai persino un po’ pena, perché sanno che hai bisogno di loro per poter sopravvivere — e loro lo sanno bene, e sotto sotto ridono, sapendo che potrebbero annientare tutto il tuo futuro con un solo cenno della mano. Per loro non sei nemmeno una persona, in verità: sei una risorsa, come una macchina, e un domani sarai sostituito da una macchina, da un giorno all’altro, senza alcuna pietà, con una semplice mail.
Non hai diritto alcuno, né voce in capitolo, né tantomeno senso di rappresentanza sindacale: quando mai si è visto, poi, uno schiavo, una nullità, alzare la voce e pretendere dei diritti? La plebe deve solo abbassare la testa e ubbidire, stando possibilmente in silenzio, senza lamentarsi mai. Perché se lo farà, diventerà un fastidio — e stai certo che il manager spietato, appena potrà, la annienterà, infangando anche il loro nome pur di non farla più lavorare, perché i padroni assassini sono così: non ti devono solo fare del male nella loro azienda, ma devono rovinarti la vita per sempre, facendo in modo che nessun altro possa più assumerti. Se sei un lavoratore e voti a destra, sappi che stai sostenendo dei mostri che ti pugnalerebbero da un momento all’altro senza alcuna pietà.
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